Previsione dei Terremoti - Monitoraggio variazioni gas Radon di Giampaolo Giuliani

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view post Posted on 14/7/2009, 11:42
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Luz Pinon Blanco

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Fondazione Giuliani

Giampaolo Giuliani (Facebook)




tellusseismicprecursors

Tellus e' un progetto della Fondazione Giuliani Onlus, che ho lo scopo di studiare un sistema automatico di rilevazione delle anomalie di emissione del gas Radon nel sottosuolo, attraverso una rete di rilevatori. Lo scopo finale e' quello di ricavare una previsione sufficientemente attendibile dell'epicentro di un terremoto che si verifichera' successivamente.

Edited by FabrizioOrsoBianco - 28/3/2013, 17:29
 
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view post Posted on 14/7/2009, 12:01
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Luz Pinon Blanco

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Interviste A Giuliani prima e dopo il terremoto dell'Aquila


23 marzo 2009 - L'Aquila
Intervista a Giampaolo Giuliani (Previsione Terremoti) - video



24 Marzo 2009
Intervista a Giampaolo Giuliani, al suo Radon e al suo Precursore sismico (di Roberta Galeotti)
Postato da Partito Democratico| © 2007 - DonneDemocratiche.it : Interviste, Medicina e scienza

Prevenire un terremoto si può…
Giampaolo Giuliani, tecnico di laboratorio presso l’INFN dei Laboratori del Gran Sasso, come Le è venuta l’idea di realizzare uno strumento in grado di prevedere le scosse sismiche?Nel 2001 stavamo osservando il misuratore di particelle cosmiche presso l’Istituto quando, in corrispondenza del terremoto in Turchia, rilevammo una quantità straordinaria, rispetto al solito, di radon. Così ho impiegato quasi 2 anni per realizzare da solo uno strumento in grado di rilevare il radon, iniziai ad osservarlo ed a studiarlo, e con l’aiuto di un sismografo mi resi conto che la concentrazione di radon aumentava in corrispondenza di un evento sismico. Nel 2002, ad esempio, in corrispondenza del terremoto di S. Giuliano, registrammo valori 100 volte maggiori alla norma, ma disponendo di 1 solo precursore sismico eravamo in grado di emanare un allarme per un evento sismico che distava più di 50 km da L’Aquila, senza poter fornire altre informazioni circa la collocazione o la direzione dell’evento stesso. Oggi con 5 precursori saremmo in grado di essere molto più precisi, triangolando i dati ed i segnali di concentrazione del radon.

2 – Che cos’è il radon?
E’ un gas nobile ed è il gas più pesante che esista. Non interagisce con altre sostanze, quindi esce dalla crosta terrestre e si stratifica fino a 10 centimetri da terra, essendo così pesante ed a causa della pressione atmosferica, non riesce ad alzarsi di più. E’ il killer delle cantine non areate in quanto se respirato in quantità elevate porta il cancro ai polmoni: l’atomo di radon ha una vita media di 3,8 giorni e nel suo decadimento produce due isotopi, il Piombo-214 ed il Bismuto-214, che decadendo beta rilasciano radiazione gamma. I gamma inalati si fissano ai polmoni, ai bronchi ed al pancreas annichilendo questi stessi organi! Quando c’è un evento sismico, per esempio, la quantità di radon presente nei locali che ospitano gli strumenti è talmente alta da essere dannosa e sono costretto ad aspettare almeno un giorno per accedervi.

3 –Ci spiega la sua invenzione, la sua creatura? Che cos’è un Precursore sismico?
E’ uno strumento in grado di rilevare il radon e di evidenziarne le modifiche di concentrazione. Il precursore sismico permette di monitorare i territori e, attraverso la variazione di concentrazione del radon, permette di prevedere un evento sismico con un anticipo variabile dalle 6 alle 24 ore e una efficienza maggiore dell’80%. Ora disponiamo di 5 stazioni che ci consentono di triangolare i dati ottenendo con precisione l’epicentro ed il grado sismico dell’evento. Attraverso questa macchina ho potuto studiare il comportamento del radon e conoscerne delle caratteristiche non note alla scienza ufficiale perché sprovvista della tecnologia da noi utilizzata. I 5 Precursori sismici si trovano a Coppito, nel Laboratorio del Gran Sasso (ospite dell’INFN), presso la scuola De Amicis, a Fagnano e a Pineto; sono tutti a più di 3 metri sotto terra e in corrispondenza di un evento sismico rilevano nello stesso momento, lo stesso segnale creando un grafico perfettamente sovrapponibile.

4 – Cosa ci può dire dello Sciame sismico che dal 16 gennaio scorso interessa la città e spaventa i suoi abitanti?
Attraverso il Precursore sismico abbiamo potuto riscontrare, in questi 9 anni di studio, che il territorio di L’Aquila è interessato ogni anno nello stesso periodo da uno sciame sismico, non intenso e, per questo, in genere non percepito dalla popolazione. Quest’anno questo sciame sismico è stato più intenso e con delle scosse più forti, che sono state rilevate dalla popolazione. Lo sciame non è un fenomeno preparatorio ad un evento sismico più rilevante, né ha correlazione con grandi piogge o nevicate, come ho sentito dire da molti. E’ un fenomeno normale per una zona come quella di L’Aquila.
I dati ottenuti in questi 9 anni di studi, ci hanno consentito di rilevare un rischio sismico maggiore nel periodo invernale che va da novembre ad aprile. Senza voler banalizzare, ma per semplificare i concetti, posso aggiungere anche che l’attività sismica è strettamente correlata alle fasi lunari. In particolare quest’anno, il sistema Terra-Luna, si è venuto a trovare al Perielio (Punto più vicino al Sole, in Inverno) con la Luna nello stesso periodo alla minima distanza dalla Terra, e con il Pianeta Venere allineato, in fase di Venere piena anch’essa vicina. L’attrazione gravitazionale delle masse sulla Terra hanno intensificato l’effetto marea sul nostro pianeta, rendendo gli eventi sismici più rilevanti, rispetto agli altri sciami, cui siamo stati interessati negli anni precedenti. Mi sento di poter tranquillizzare i miei concittadini, in quanto lo sciame sismico andrà scemando con la fine di marzo.

5 – Come si pone la scienza ufficiale nei riguardi della sua invenzione?
Mi osserva con interesse … una parte mi da fiducia, come dimostra anche il Direttore dell’INFN che mi ha messo a disposizione un locale per ospitare uno dei 5 Precursori sismici; una parte è un po’ più cauta e scettica. Nel 2005 ho tenuto un seminario presso l’INFN a cui hanno partecipato quasi 100 scienziati, alcuni esperti di geofisica altri di particelle cosmiche. In quella occasione ho presentato il rivelatore di radon, ho rivelato i dati che dimostrano l’efficienza dello strumento ed ho dimostrato la correlazione tra l’allarme generato dal Precursore e l’evento sismico.




2 Aprile 2009 ... 6 Aprile 2009
01 Gianpaolo Giuliani aveva previsto il terremoto in Abruzzo DERISO DA STUDIO APERTO



6 Aprile 2009
03 TERREMOTO ABRUZZO-Giampaolo Giuliani "Si poteva prevedere"



17 aprile 2009
Giuliani - L'uomo che ci salvò la vita
I testimoni della tragica notte tra il 5 e il 6 raccontano come Giampaolo Giuliani,
nonostante il pendente avviso di garanzia, abbia salvato la vita di molte persone.

Edited by fabrizio3 - 14/7/2009, 13:44
 
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view post Posted on 22/9/2009, 15:55
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Luz Pinon Blanco

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INTERNET FOR GIULIANI

L'ultimo saluto da Poggio Picenze

« Quello che vogliamo è cercare di portare un'informazione nuova che fino ad oggi, storicamente, non è mai stata data: che cos'è un terremoto? Come bisogna comportarsi con il terremoto?
In realtà il terremoto non è poi così pericoloso, ma forse è l'uomo più pericoloso del terremoto... »
Giampaolo Giuliani


I terremoti sono prevedibili?
Per Giampaolo Giuliani, tecnico ricercatore aquilano e collaboratore dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, non c'è alcun dubbio: sì. Se fosse stato ascoltato, quando il 31 di marzo disse a una troupe della RAI, e non solo, che nei giorni successivi si aspettava un sisma di intensità superiore a quello appena occorso a L'Aquila, forse molte vite avrebbero potuto essere salvate.

Questo documentario racconta l'uomo Giuliani e fa il punto sulle sue ricerche, mostrando quello che la televisione e i media non dicono su uno scienziato conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo, a cominciare dall'AGU FALL Meeting di San Francisco, il più importante congresso scientifico sulle catastrofi naturali.

Il DOPPIO DVD "Internet for Giuliani", prodotto dalla rete per la rete, contiene quattro episodi e un paio di extra:
1 . Io, Giampaolo Giuliani. La storia personale di Giampaolo Giuliani e degli ultimi tragici momenti del terremoto;
2 . INGV. Una visita guidata all'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Antonio Piersanti, direttore della sezione Sismologia e Tettonofisica (Roma 1), illustra lo stato dell'arte della ricerca scientifica cosiddetta ufficiale e fa il punto su molte delle polemiche che hanno seguito il 6 aprile 2009;
3 . E' possibile prevedere i terremoti? Giampaolo Giuliani, ripreso in uno dei suoi laboratori, spiega come funziona il suo metodo di previsione dei terremoti;
4 . Giampaolo Giuliani vs Antonio Piersanti. Inedito ed esclusivo confronto tra la ricerca indipendente sui terremoti portata avanti da Giampaolo Giuliani e le posizioni accademiche ufficiali dell'INGV, qui rappresentato da Antonio Piersanti.
Tra gli extra, troviamo un'esclusiva inchiesta relativa all'intervista del TG1 a Giampaolo Giuliani, realizzata una settimana prima del terremoto del 6 aprile 2009 e censurata il giorno stesso, prima della sua messa in onda, da due alti profili istituzional. Nel video, l'intervista censurata che il blog ha recuperato, e la testimonianza di uno degli operatori RAI che l'hanno raccolta e hanno assistito alle pressioni perché non venisse trasmessa.


Edited by fabrizio3 - 1/9/2010, 09:05
 
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view post Posted on 26/10/2010, 10:45
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Luz Pinon Blanco

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La previsione dei terremoti con la tecnica del radon
di Elisabetta Durante . giornalista scientifica, DISTI, Distretto dell'Informazione Scientifica e Tecnologica . Il Sole 24 ore
6 Aprile 2009

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Venerdi 27 marzo le macchine cominciano a segnalare un'attività anomala, com'era accaduto nel 2002, alla vigilia del terremoto di S. Giuliano, nel 2003 prima del sisma sui Monti Frentani, nel 2004 ad Ascoli Piceno ecc. I picchi arrivano giovedi 2 e venerdi 3 aprile.

Le misure effettuate dal tecnico dell'Inaf Giampaolo Giuliani nei giorni precedenti il terremoto dell'Aquila appartengono ad una serie di osservazioni iniziate parecchi anni fa e condivise con i fisici Victor Aleeksenco, direttore negli anni '70 del laboratorio russo underground di Baksan, e Nicola Zaccheo, all'epoca ricercatore alla Caltech University di Pasadena (vedi Il Sole 24 Ore del 10-6-2005):
risale a otto anni fa, infatti, la messa a punto del primo apparato rivelatore, con cui si decide di analizzare il fenomeno delle emissioni del radon, un gas che si libera dal sottosuolo in particolari situazioni d'instabilità e che si sospetta legato ai terremoti.
Il fenomeno, va precisato, è già noto da tempo e ben descritto in un lavoro svolto da Chu King per lo U.S Geological Survey.

Ma la previsione dei terremoti è materia difficile, su cui ci si deve muovere con i piedi di piombo: se si annuncia un terremoto, bisogna anche dire quando, dove, quanto, e una generica stranezza nel comportamento del radon non basta. Anche a voler essere cauti, però, le misure di Giuliani sono tali e tante che un paese ad altissimo rischio sismico dovrebbe prenderlo in considerazione e lavorarci seriamente sopra.
Tutto si basa su un particolare algoritmo ed un rivelatore di tipo innovativo, derivato dalla Fisica delle particelle, che segnala gli spike-likes, picchi istantanei tipici del radon: picchi che sembra si siano sempre prodotti finora nell'area interessata e nell'imminenza di scosse (poi puntualmente registrate dall'Ingv).

Non è un caso che di mezzo ci sia la Caen, industria toscana con sedi operative negli Usa, che sui grandi esperimenti di Fisica ha costruito la sua fortuna. La Caen si è occupata per vari anni dell'ottimizzazione del sistema radon e dell'analisi dei dati, sperando di avviare un programma di ricerca con le autorità del settore e di sperimentare la tecnologia su scala maggiore: "La nostra idea –spiega il Presidente Marcello Givoletti- era quella di costruire una rete di sensori nei territori a più alto rischio. Ma dopo anni di lavoro, ci siamo dovuti arrendere: poiché la nostra proposta non aveva seguito, abbiamo deciso di sospendere gli sforzi e gli investimenti, e abbiamo affidato gli strumenti a Giampaolo Giuliani, restando però sempre al corrente dei dati, fino a quelli della scorsa settimana".

A credere che la strada del radon sia degna di essere percorsa è anche Giacomo Cuttone, che presiede la commissione scientifica nazionale V dell'Infn: "Quello che serve per valutare l'efficacia del metodo e l'efficienza del sistema, è anzitutto una rete in grado di effettuare le misure del radon in continuità e su vasta area, e quindi un team interdisciplinare che integri competenze come le nostre nel campo dei rivelatori, con altre competenze tra cui quelle che fortunatamente il nostro paese possiede in campo geosismologico."

 
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3 replies since 14/7/2009, 11:42   1872 views
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